La malattia reumatica è una patologia infiammatoria che può coinvolgere diverse parti del corpo e che spesso deriva da un’infezione da streptococco, mentre la cardite reumatica è una sua manifestazione specifica, che interessa il cuore.
La prevenzione di queste patologie rappresenta un pilastro fondamentale nei programmi di salute pubblica, ma ad oggi varie criticità rimangono irrisolte.
Il tema è stato affrontato da un workshop promosso dall’Istituto per il Cuore, i Polmoni e il Sangue degli Stati Uniti. I risultati dei lavori sono stati raccolti in un report scientifico redatto da esperti statunitensi, canadesi, australiani, indiani e sudafricani e pubblicato sulla rivista BMJ Global Health.
Le priorità di ricerca per la prevenzione secondaria e la gestione della malattia reumatica e della cardite reumatica abbracciano diverse discipline scientifiche e si basano su quattro pilastri principali. Innanzitutto, riportano gli autori del report, è cruciale comprendere meglio l’epidemiologia di queste patologie reumatiche per guidare i programmi, le politiche e le pratiche cliniche e di sanità pubblica. Sono poi necessarie strategie di diagnosi più efficaci per individuare e diagnosticare le persone affette da questi disturbi.
Una volta fatta la diagnosi, bisogna sviluppare strumenti migliori per la gestione e il rallentamento della progressione di queste patologie. Infine, è necessario che le tecnologie sanitarie disponibili per il loro trattamento siano integrate in modo più efficace nei sistemi sanitari nazionali.
Karthikeyan e colleghi evidenziano e discutono le principali criticità emerse nel corso del workshop. Per esempio, sebbene la profilassi secondaria con antibiotici sia ampiamente accettata a livello internazionale, le formulazioni e le linee guida per la somministrazione dei farmaci risultano in molti casi non aggiornate.
Il problema è particolarmente sentito nei Paesi con reddito medio basso, tanto da portare gli autori a definire la cardite reumatica una malattia legata alla povertà. Sforzi mirati di salute pubblica, soprattutto sul fronte della prevenzione, potrebbero ridurre in modo significativo la diffusione di queste patologie in tempi relativamente brevi, con un ritorno vantaggioso anche in termini socio-economici.
Il report intende quindi rappresentare un punto di riferimento non solo per la comunità scientifica, ma anche per governi e organizzazioni internazionali. Queste realtà potrebbero sostenere investimenti nella ricerca medica, per sviluppare strategie più efficaci di prevenzione e controllo di queste patologie reumatiche.
Fonte: https://gh.bmj.com/content/bmjgh/8/Suppl_9/e012468.full.pdf