Ritrovarsi con un ginocchio gonfio è sempre spiacevole, ma lo è ancora di più se la causa non è palese. In alcuni casi, il rapporto causa-effetto è ovvio: il nostro ginocchio si gonfia in seguito a una botta, un trauma o una distorsione.
Ma in altri casi, capire il perché del gonfiore improvviso al ginocchio non è affatto semplice.
Un gruppo di ricercatori croati è partito da un caso clinico per indagare più a fondo gli aspetti legati alla diagnosi e al trattamento del gonfiore improvviso del ginocchio. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Medical Case Reports.
Gli autori riportano il caso di un uomo di 70 anni, con una recente storia di infezione respiratoria da Covid-19 e disturbi intestinali con diarrea, che si era ritrovato con un ginocchio gonfio e dolente pur non avendo subito traumi.
Dolore e gonfiore, riportano Pavelić e colleghi, sono peggiorati e i parametri infiammatori sono aumentati dopo un’iniezione intra-articolare di corticosteroidi. Il paziente è stato quindi trattato con lavaggio artroscopico e antibiotici per sospetta artrite settica. Nel liquido sinoviale del ginocchio non c’era però alcun patogeno. Il passo successivo ha portato quindi a ipotizzare la presenza di artrite reattiva.
Ma quale differenza c’è tra l’una e l’altra? L’artrite settica è una grave infezione dell’articolazione causata da batteri o virus presenti all’interno dell’articolazione stessa. L’artrite reattiva, invece, è una condizione infiammatoria che colpisce le articolazioni, ma si sviluppa in risposta a un’infezione batterica o virale in un’altra parte del corpo, di solito nell’apparato gastrointestinale o nelle vie urinarie.
Torniamo allora al caso clinico preso in esame dagli autori: ulteriori analisi hanno permesso di rilevare la tossina del batterio Clostridium difficile in un campione fecale del paziente. L’uomo è risultato anche positivo al test per la presenza dell’antigene leucocitario umano B27, uno dei criteri diagnostici per l’artrite reattiva. Il percorso diagnostico, quindi, si è orientato verso questo tipo di artrite, con un focus sull’infezione gastrointestinale piuttosto che sull’infezione respiratoria da Covid-19.
Pavelić e colleghi utilizzano la storia di questo paziente come caso esemplare di quanto sia difficile distinguere tra artrite settica e reattiva del ginocchio. E di quanto, in seconda battuta, sia complesso identificare la causa esatta dell’artrite reattiva.
Secondo gli autori, questo caso emblematico sottolinea l’importanza di inserire nei criteri diagnostici del gonfiore improvviso del ginocchio anche il test per l’antigene leucocitario umano B27, accertando anche l’eventuale presenza di patogeni meno comuni e non localizzati nel ginocchio, come appunto Clostridium difficile.
Fonte: https://jmedicalcasereports.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13256-023-04336-8