La nuova influenza A/H1N1 si sta diffondendo a livello globale. Per dare al medico generico uno strumento attraverso cui decidere quali pazienti necessitano di essere visitati e quali hanno bisogno di un trattamento, la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) ha appena stilato un Documento culturale e operativo per la nuova influenza A/H1N1. Si tratta di un protocollo contenente le indicazioni operative che possono essere attuate negli studi dei medici di medicina generale e si basa su un approccio chimico-epidemiologico e sulle caratteristiche chimiche della malattia. Insomma, un vero e proprio strumento di governance che ciascun medico (ma sarebbe meglio se l’operatività coinvolgesse gruppi di medici) può utilizzare per far fronte all’emergenza pandemia. E per garantire, nei limiti delle possibilità, assistenza adeguata in tempi rapidi, riduzione dell’accesso alle cure di secondo livello e contenimento della diffusione della malattia. La tempestività dell’uscita del documento SIMG testimonia la sua necessità e urgenza. La nuova influenza infatti rappresenta una problema significativo per il Sistema Sanitario Nazionale ma soprattutto per la Medicina Generale che si trova in una posizione strategica per bloccare la diffusione del virus. Ma, secondo la SIMG, ci sono dei punti critici. Il primo è la mancanza di esperienza dell’attuale generazione di medici per una situazione del genere. Il secondo è rappresentato dal fatto che la natura dell’attuale offerta assistenziale – che riporta il paziente malato in un setting medico – non riesce a soddisfare uno dei principi sanitari per limitare le malattie trasmissibili: isolare il paziente. Questo, e altri punti, sono analizzati e discussi nel documento SIMG scaricabile al link sottostante. I suoi contenuti possono essere declinati secondo i diversi livelli di organizzazione dell’ambulatorio. In esso si trovano le istruzioni per i pazienti e i familiari, le schede per i medici ed i pediatri, i protocolli per gli ambulatori, le checklist e i materiali da predisporre per arginare la possibile pandemia. Occorre infine tenere presente che essere coordinati in forme associative permette di affrontare l’emergenza in economia di scala ottimizzando tempi, spazi e risorse umane.
Uno strumento culturale e operativo contro la pandemia