L’associazione tra depressione e disturbi cardiovascolari da un lato, e tra questi ultimi e gravidanza dall’altro, è ben documentata. Sono ancora pochi, invece, gli studi che prendono in considerazione tutti e tre gli elementi insieme, per trovare possibili correlazioni tra depressione in gravidanza e disturbi cardiovascolari post-partum.
Questo aspetto è stato indagato da uno studio statunitense che vede come capofila la Scuola di Medicina dell’Università di Yale. I risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista Journal of the American Heart Association.
Lo studio si è focalizzato sulla depressione prenatale come fattore di rischio per l’insorgenza di disturbi cardiovascolari nei 24 mesi successivi al parto. I dati analizzati riguardano 119.422 gravidanze di donne residenti nello stato americano del Maine e sono stati raccolti tra il 2007 e il 2019. La presenza di depressione prenatale è stata segnalata nel 21,6% delle gravidanze.
Secondo gli autori dello studio, il rischio di sviluppare disturbi cardiovascolari è più alto nelle donne che hanno sofferto di depressione durante la gravidanza, soprattutto per quanto riguarda la cardiopatia ischemica. Si rileva un rischio aumentato anche per altre patologie cardiovascolari, in particolare scompenso cardiaco, malattia cerebrovascolare/ictus, aritmia/arresto cardiaco, cardiomiopatia e ipertensione.
Ackerman-Banks e colleghi evidenziano che l’associazione tra depressione prenatale e disturbi cardiovascolari persiste anche dopo aver controllato per possibili variabili di disturbo, sebbene sia meno significativa. Per questo motivo, è auspicabile che vengano condotti ulteriori studi per chiarire più in dettaglio in che modo la depressione in gravidanza può essere associata a patologie cardiovascolari nei due anni successivi al parto.
In coda allo studio, gli autori discutono alcune ipotesi per spiegare il collegamento tra depressione e disturbi cardiovascolari, chiamando in causa lo stato infiammatorio provocato dallo stress mentale cronico, la ridotta attività fisica e i cambiamenti neuro-ormonali ed endocrini.
Capire meglio come i disturbi cardiovascolari nelle neomamme possano essere associati a episodi depressivi durante la gravidanza è fondamentale per mettere a punto percorsi di screening e prevenzione più mirati ed efficaci.
Fonte: https://www.ahajournals.org/doi/epub/10.1161/JAHA.122.028133