Quando il mal di schiena si fa disturbo neuropatico

Il dolore nella parte bassa della schiena (low back pain) che si irradia anche a livello degli arti inferiori non sempre è provocato da una lesione oppure da una malattia del sistema nervoso, ma può essere associato anche a un dolore nocicettivo.

Un quadro clinico di questo tipo può avere meccanismi del dolore molto complessi e, spesso, sovrapposti. E per di più l’utilizzo di terminologie come "sciatica", "radicolopatia", "dolore radicolare", "dolore pseudo-radicolare" e "dolore riferito" in molti casi non aiuta i medici e gli operatori sanitari a differenziare i meccanismi del dolore e scegliere le terapie più indicate.

L’obiettivo del paper pubblicato sul Journal of Manual & Manipulative Therapy nel giugno del 2023 è discutere i meccanismi del dolore alla parte bassa della schiena e alle gambe, evidenziando le differenze tra il dolore neuropatico e quello nocicettivo per migliorare la gestione clinica del paziente. I meccanismi alla base della sintomatologia vengono spesso confusi e portano a volgere analisi strumentali ed esami non appropriati, che peraltro complicano la scelta della terapia.

Per esempio, la prognosi di un paziente con dolore neuropatico è peggiore di quella di un paziente con dolore nocicettivo. Nel primo caso infatti servono farmaci specifici, trattamenti adattati ed esercizi educativi per il sistema nervoso: questo permette di prevenire o rallentare il peggioramento della malattia e incidere positivamente sulla qualità della vita della persona.

A volte, invece, può accadere che un paziente mostri principalmente sintomi nocicettivi, ma che all’origine ci sia una componente neuropatica, con la complicazione che attraverso una semplice analisi del dolore e dell’irradiamento a livello dei glutei e degli arti inferiori è difficile comprendere questi meccanismi e occorrono analisi più approfondite.

Inoltre, la condizione di un paziente non è stabile nel tempo e – si sottolinea nel paper – dovrebbe essere valutata ripetutamente attraverso follow-up per ridefinire gli scenari clinici e prevedere con la maggiore accuratezza possibile le possibili evoluzioni cliniche, sul breve e sul medio periodo.


Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10013353/



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