Tramite raggi X, i ricercatori sono riusciti ad individuare esattamente dove si trova il selenio nelle ovaie, usando modelli bovini e focalizzandosi su una proteina a base di selenio nota come GPX1. Successivamente sono passati all'uomo, studiandone l'espressione di GPX1 nelle cellule associate agli ovociti (cumulo ooforo).
I risultati sono stati estremamente leggibili. “L'espressione genica di GPX1 era significativamente più alta in cellule uovo che hanno poi portato ad una gravidanza – ha riassunto Ceko - in alcuni casi l'espressione era doppia”.
La ricerca non porta comunque a nessuna conclusione quantitativa. Saranno infatti necessari ulteriori studi per capire come ottimizzare le concentrazioni di selenio nell'alimentazione, un elemento che in ogni caso non scarseggia dal nostro cibo e che, assunto in elevate dosi, può essere addirittura tossico.
Per le donne che vogliono avere un figlio, insomma, non è ancora giunto il momento di prendere degli integratori.
Fonte: http://pubs.rsc.org/en/content/articlelanding/2014/mt/c4mt00228h#!divAbstract