Sono tante le false credenze che ruotano intorno al tema della stitichezza. Una di queste riguarda il limone e i suoi ipotetici effetti che favoriscono la stipsi.
In realtà la dissenteria batterica o virale è l’unica circostanza in cui l’agrume - grazie alle sue proprietà antimicrobiche e antivirali - mostra proprietà antidiarroiche e astringenti. Viceversa, assunto la mattina a digiuno, meglio se diluito in un bicchiere di acqua tiepida e con un cucchiaino di miele (anch’esso lassativo), il succo di limone agevola la regolarità intestinale. Ciò grazie all’azione dell’acido citrico, che favorisce la secrezione della bile, e della vitamina C, che è irritante per la mucosa intestinale.
Inoltre il limone è ricco in pectina, un carboidrato non digeribile comunemente contenuto nella parete cellulare dei tessuti vegetali. La pectina è una fibra solubile presente nel frutto in quantità non trascurabili (0,5%-3,5% del peso fresco del frutto e circa 30% del peso della buccia). Il ruolo adiuvante della pectina nel controllo della stipsi è ormai riconosciuto all’unanimità e costituisce il razionale per l’impiego del limone nel trattamento della stipsi.
Ben venga dunque la sana abitudine di affrontare la giornata con una spremuta di limone a digiuno. Senza contare che come molti altri frutti, questo agrume contiene sostanze nutritive preziose come acqua, sorbitolo, fruttosio, fibre e fitonutrienti.
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