Produrre cartilagine in laboratorio “su misura” per ogni paziente che soffre di osteoartrite: potrebbe essere presto una realtà grazie ai risultati di una ricerca statunitense della Duke University pubblicati lo scorso ottobre sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
Il gruppo di lavoro coordinato da Farshid Guilak, professore di chirurgia ortopedica presso la Duke University, è riuscito infatti a ottenere cellule che producono collagene (condrociti) convertendo specifiche cellule adulte di topo (fibroblasti) in cellule staminali pluripotenti indotte (Ips). Cosa interessante, la quantità e quantità di componenti cartilaginei prodotti (in primis il collagene) sono risultati identici a quelli del tessuto originale. «Questa tecnica permette di prendere le cellule adulte e convertirle in modo da attribuire loro le proprietà delle cellule embrionali - spiega l'autore dello studio - Le cellule staminali adulte hanno dei limiti, mentre per l'uso delle staminali embrionali ci sono problemi etici. Quello che questa ricerca dimostra è la capacità di creare una quantità illimitata di cellule staminali che possono trasformarsi in qualsiasi tipo di tessuto: in questo caso cartilagine, che non ha la capacità di rigenerarsi da sola».
Se la sperimentazione su cellule umane dovesse confermare questi risultati, le persone affette da osteoartrite, malattia degenerativa che altera la cartilagine delle articolazioni, potrebbero veder rimpiazzato il tessuto malato con proprie cellule funzionanti opportunamente riprogrammate. Poter avere all'occorrenza un serbatoio di cellule sostitutive sarebbe un traguardo davvero importante dal momento che la cartilagine ha una scarsa capacità di riparazione e reazione a usura e traumi.
Fonte: http://www.dukehealth.org/health_library/news/duke-researchers-engineer-cartilage-from-pluripotent-stem-cells