L'OCSE mette sotto la lente la Sanità dell'Italia, scoprendo che abbiamo più medici della media, ma meno infermieri; spendiamo poco per la salute, ma siamo tra i più longevi; fumiamo di meno degli anni passati, ma siamo più grassi.
Si tratta del report con il quale l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico stila una classifica per paragonare i sistemi sanitari e i dati di salute degli abitanti dei paesi più sviluppati. Gli italiani spendono poco in salute: 3.012 dollari all'anno contro gli 8.500 degli americani, i quasi 5.700 dei norvegesi e degli svizzeri o i 4.500 di austriaci, tedeschi e danesi. Il dato riflette il fatto che la spesa sanitaria, facente capo soprattutto al settore pubblico come in tutti i paesi OCSE (ma l'Italia è sopra la media), è in netta diminuzione, dopo una crescita negli anni passati. Il suo peso rispetto al Pil è più basso di molti paesi (9,2% contro 11% di Olanda, Francia e Germania).
I medici però, nel nostro Paese, sono tanti: 4,1 dottori ogni 1000 abitanti (dati 2011) ci fanno risaltare nel panorama OCSE, dove la media dei professionisti della salute è 3,2. Gli infermieri pro capite invece sono pochi: 6,3 ogni mille abitanti contro una media OCSE di 8,7.
Le statistiche rivelano poi, pur senza pronunciarsi sulla causa, che viviamo di più. Come già hanno evidenziato altri report, i più longevi con noi, sono i giapponesi (82,7 anni). Ma l'OCSE – nei cui paesi la speranza di vita è mediamente di 80,2 anni - quest'anno rivela che sono gli svizzeri coloro che possono sperare di più di stare in vita (82,8 anni).
Nel report OCSE una buona notizia: diminuiscono i fattori di rischio legati al fumo. Calano infatti i fumatori quotidiani (22,5% nel 2011 dal 27,8% del 1990) ma il tasso di obesità tra gli adulti nel 2011 si è alzato al 10%, rispetto al 7% del 1994. Niente a che vedere con gli USA (28,5% nel 2011), ma il dato getta qualche preoccupazione sui problemi di salute, come diabete e malattie cardiovascolari, a cui la sanità dovrà dedicarsi nell'immediato futuro.
Il report OCSE: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato6444460.pdf