Maschi e femmine ospitano comunità microbiche intestinali diverse a partire dalla pubertà, una review indaga queste differenze e i meccanismi che le determinano

Tracciare il profilo genetico individuale potrebbe aiutare a mettere a punto trattamenti personalizzati nelle malattie infiammatorie intestinali.

L’ipertensione e la malattia cerebrale dei piccoli vasi sono l’anticamera di ictus e deterioramento cognitivo, fino allo sviluppo di demenze. Indagare le cause, attraverso biomarcatori molecolari e analisi genomiche, è utile per individuare terapie più efficaci.

Stimolare il midollo spinale con lievi impulsi elettrici può alleviare il dolore alla schiena e alle gambe, ma vanno definiti i fattori predittivi per il successo del trattamento.

La patologia cutanea ha origini multifattoriali e determina manifestazioni eterogenee: oggi gli inibitori della fosfodiesterasi sono considerati efficaci per una migliore gestione della malattia.

Lo dice anche l’American Heart Association: i nuovi sistemi predittivi e di apprendimento automatico sono utili per le patologie cardiocircolatorie, dalla diagnosi alla scelta della terapia, in un’ottica di medicina personalizzata. Ma occorre una riflessione a tutto tondo.

Una review approfondisce l’effetto degli ormoni sessuali su due malattie autoimmuni prevalenti nelle donne, passando in rassegna anche contraccezione e terapie sostitutive.

Una review indaga i meccanismi molecolari legati all’attivazione della microglia nel dolore neuropatico e il ruolo dell’esercizio fisico nell’inibirne l’attività.

Uno studio clinico discute gli aspetti diagnostici e di trattamento del ginocchio gonfio, che in alcuni casi può essere causato da un’infezione in altre parti del corpo.

Le connessioni tra malattia arteriosa periferica e microvascolare, evidenziate da un'analisi su 34 milioni di pazienti, sottolineano l'importanza della prevenzione e della gestione delle due condizioni per ridurre il rischio di complicanze gravi.

Al netto della predisposizione genetica, l’esposizione prolungata a inquinanti atmosferici, come PM 2.5, PM 10 e ossidi di azoto, aumenta il rischio di aneurisma dell’aorta addominale